Il MARCA – Museo delle Arti di Catanzaro dedica un’antologica ad Armando Marrocco, artista poliedrico tra i più importanti e riconosciuti della scena artistica italiana contemporanea.
Fino al 29 gennaio 2017, la personale ripercorre il lungo iter creativo: 60 le opere esposte, provenienti da collezioni private, che coprono un arco temporale che va dagli anni Sessanta ai giorni nostri.
Una personalità complessa, quella di Armando Marrocco. Un artista che è stato capace di passare indifferentemente dalla creazione di quadri “quasi tradizionali” alle performance più estreme, dall’arte pubblica alla fotografia indagata nelle sue qualità strumentali più impensate.
La rassegna, curata da Marco Meneguzzo, organizzata dalla Fondazione Rocco Guglielmo in collaborazione con la Provincia di Catanzaro, la Galleria d’arte Il Castello di Milano, la Galleria Antonio Battaglia di Milano e l’Associazione Culturale Spirale d’Idee, è un nuovo capitolo dell’attività del museo calabrese che si prefigge di indagare, riscoprire e valorizzare personalità artistiche del secondo Novecento che hanno dato un apporto importante se non fondamentale alla cultura italiana, pur non essendo sempre sotto le luci della ribalta.
Il percorso espositivo presenta alcuni dei suoi lavori più riconoscibili, come gli Intrecci opere bidimensionali, che l’artista realizzava in pieno clima di Arte Programmata e Cinetica e che considerava alla stregua di sculture, formate dall’intreccio di materiali piuttosto semplici, come tele, legno, cartone bianco o ondulato.
Gli Intrecci sono caratterizzati da un rigido monocromatismo: giallo, rosso, azzurro, oro. Marrocco stesso rinominava i colori utilizzati – Rm, Rosso Marrocco o Gm, Giallo Marrocco – per appropriarsene scientificamente, conferendo alle sue creazioni una matericità pittorica e un assoluto rigore spaziale.
Al MARCA si trova inoltre una serie di fotografie, alcune delle quali sono testimonianza delle sue performance, che si accompagna a una ricca documentazione video delle sue azioni.
Particolarmente suggestiva è la riproposizione dell’installazione Giardino ludens, ovvero un “prato” costituito da 25 molle in acciaio armonico, dove il visitatore può entrare e interagire con l’opera, già allestita nel Parco Sempione di Milano per l’edizione di Eurodomus 3 del 1970 e mai più riproposta al pubblico da allora.
Accompagna la mostra un importante volume (Silvana Editoriale), curato da Marco Meneguzzo.
Vademecum
26 novembre 2016 – 29 gennaio 2017
Catanzaro, MARCA – Museo delle Arti di Catanzaro
Biglietto intero € 4, ridotto € 3
Info +39 0961.746797; info@museomarca.com