Un racconto bellissimo, struggente, emozionante quello della mostra ospitata a Bologna, palazzo Albergati, fino al 17 marzo 2017, dedicata a “Frida Kahlo e gli altri. La collezione Gelman: arte messicana del XX secolo“.
Attraverso l’esposizione delle opere della Collezione Gelman, tra le più importanti raccolte d’Arte Messicana del XX secolo in cui primeggiano Frida Kahlo e Diego Rivera, è narrata la “Rinascita messicana” (1920-1960) e la storia degli artisti che ne sono stati protagonisti.
La Collezione Gelman nasce nel 1941 quando Jacques Gelman e Natasha Zahalkaha, due emigrati dall’Est Europa, si incontrano e si sposano a Città del Messico: Jacques era un ebreo russo di San Pietroburgo, emigrato in Francia dopo la rivoluzione d’ottobre e arrivato nel 1938 in Messico, dove fa fortuna producendo i film comici di Mario Moreno, il Charlie Chaplin messicano. Nel 1943 Jacques commissiona a Diego Rivera il ritratto di Natasha: è l’inizio di una lunga avventura e di una grande Collezione.
I coniugi Gelman iniziano a collezionare le opere dei più grandi artisti messicani, tra cui María Izquierdo, David Alfaro Siqueiros, Rufino Tamayo e Ángel Zárraga. Nella loro Collezione entrano anche le opere di Frida Kahlo e Diego Rivera, destinati a diventare tra le più famose coppie di artisti del mondo, sia per le loro opere che per la loro infinita, intensa e distruttiva storia d’amore.
La Collezione Gelman – composta da dipinti, fotografie, abiti, gioielli, collages, litografie, disegni – è eccezionalmente esposta a Bologna. Alla collezione si aggiunge una “chicca” assoluta: per la prima volta sono esposti gli abiti dei più grandi stilisti di fama internazionale che si sono ispirati a Frida Kahlo: Gianfranco Ferrè, Antonio Marras, Valentino sono solo alcuni nomi della moda che hanno voluto partecipare a questa mostra.
Tra le opere di Frida, ci sono le iconiche e note al mondo intero Autoritratto con collana (1933), Autoritratto seduta sul letto (1937), Autoritratto con scimmie (1943), Autoritratto come Tehuana (1943) e quelle indissolubilmente legate al suo amore per Diego, come L’abbraccio amorevole dell’universo, la terra (il Messico), Diego, io e il signor Xolotl (1949); una “Naturaleza viva” (Natura vivente) di straordinario impatto, La sposa che si spaventa vedendo la vita aperta (1943).
Di Diego, sono presentati alcuni capolavori come il Ritratto di Natasha Gelman, Girasoli, Venditore di calle, tutte tele risalenti al 1943, anno dell’incontro con Frida. Curata da Gioia Mori, la mostra è patrocinata dal Comune di Bologna, ed è prodotta e organizzata da Arthemisia Group.
Per volontà dei prestatori e degli organizzatori, una parte del ricavato della mostra andrà a favore dei terremotati.
Vademecum
1o novembre 2016 – 17 marzo 2017
Bologna, palazzo Albergati
Biglietto intero 14 €; ridotto 12 €; ridotto Gruppi/Speciale 10 €; ridotto Universitari 9 € ; ridotto Scuole 5 €; ridotto bambini 6 €; ridotto Scuola del’infanzia 3 €
Info + 39 06 69380306; info@arthemisia.it