Edward Hopper Second Story Sunlight Olio su tela Whitney Museum of American Art, New York
Edward Hopper,
Second Story Sunlight
Olio su tela
Whitney Museum of American Art, New York

E’ un’ America che non ti aspetti quella di Edward Hopper. Bar semivuoti ripresi in notti silenziose, luci quasi veneziane in luoghi sperduti dove può nascere un secondo amore. E poi la solitudine di quelle stanze, dove invece, un amore sembra appena finito.

Fino al 24 luglio a Bologna, palazzo Fava ospiterà una mostra dedicata a uno dei più celebri pittori americani del XX secolo. La mostra è suddivisa in sei sezioni e dà conto dell’intero arco temporale della produzione di Edward Hopper (1882 – 1967), dagli acquerelli parigini ai paesaggi e scorci cittadini degli anni ‘50 e ‘60, attraverso più di 60 opere tra cui celebri capolavori South Carolina Morning (1955), Second Story Sunlight (1960), New York Interior (1921), Le Bistro or The Wine Shop (1909), Summer Interior (1909), interessantissimi studi (come lo studio per Girlie Show del 1941).

Il percorso, che segue un ordine sia tematico che cronologico, prende in esame tutte le tecniche predilette dall’artista: l’olio, l’acquerello e l’incisione, con particolare attenzione all’affascinante rapporto che lega i disegni preparatori ai dipinti, aspetto fondamentale della sua produzione.

Le prime sezioni illustrano un gruppo di autoritratti, le opere del periodo accademico e gli schizzi inondati di luce e le opere del periodo parigino. Capolavori come Night Shadows (1921) ed Evening Wind (1921) mettono in evidenza la sua tecnica elegante e quel “senso di incredibile potenzialità dell’esperienza quotidiana” che riscuote grande successo e che segna l’inizio di una felice carriera. Nella sezione che celebra la straordinaria mano di Hopper disegnatore e il suo metodo di lavoro, è presentato un importante gruppo di disegni preparatori come Study for Gas (1940), Study for Girlie Show (1941), Study for Summertime (1943), Studio per Pennsylvania Coal Town (1947).

La mostra, curata da Barbara Haskell – curatrice di dipinti e sculture del Whitney Museum of American Art – in collaborazione con Luca Beatrice, è  stata prodotta e organizzata da Fondazione Carisbo, Genus Bononiae. Musei nella Città e Arthemisia Group in collaborazione con il Comune di Bologna e il Whitney Museum of American Art di New York.

 

Vademecum

25 marzo – 24 luglio 2016

Bologna, Palazzo Fava

Biglietto intero € 13, ridotto € 11, ridotto gruppi € 11 (prenotazione obbligatoria, min 15 max 25 persone, microfonaggio obbligatorio), scuole € 5

Info info@genusbonoaie.it

www.genusbononiae.it